A Ragusa tra prostituzione e riti vudù

“Quattro persone di origine nigeriana sono state arrestate a Ragusa con l’accusa di aver ricattato con riti woo doo, trasportato sui barconi come merci e soprattutto sfruttato a fini sessuali, alcune giovani donne anch’esse di origini africane”. Sono le parole della senatrice Cinzia Leone del MoVimento 5 Stelle sul recente fatto di cronaca verificatosi in Sicilia. In qualità di vice presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, ha aggiunto: “Si tratta dell’ennesimo sistema criminale che attraverso orribili violenze psicologiche e fisiche fa arricchire poche persone senza scrupoli“.

Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Catania con il supporto della Squadra Mobile di Ragusa “cui va il ringraziamento – dice la Leone – dei cittadini siciliani e italiani”. Tutto è partito dalle dichiarazioni di una giovane ragazza di nazionalità nigeriana, che nel 2017 era arrivata a Pozzallo, la quale aveva deciso di raccontare tutta la vicenda del suo arrivo in Italia agli operatori della struttura per minori che l’aveva accolta.

Questo – ha sottolineato la parlamentare – dimostra che il corretto trattamento psicologico e emotivo delle persone vittime di violenza dà loro la prospettiva di un riscatto nella vita e può addirittura aiutare a scoprire e punire i gruppi di delinquenti che infliggono quelle stesse violenze a altre povere donne indifese. Mi auguro che l’indagine possa fare piena luce su ogni crimine commesso e che i colpevoli vengano tutti assicurati alla Giustizia”.