Acireale e il terremoto dell’Irpinia

Riaffiora vivida alla memoria il terribile terremoto dell’Irpinia in cui ci fu una grande mobilitazione del volontariato che ha portato alla costruzione di un modello di impegno gratuito e solidarietà diffusa davvero notevole. A tal proposito anche dal sud ci fu un massiccio e ammirevole concorso di aiuti che provennero anche dai Club service. Da ricordare l’encomiabile azione posta in essere dal Lions Club di Acireale, sin dal 28 Novembre del 1980, a cinque giorni dal sisma, quando furono consegnati al Policlinico di Napoli, che ne aveva fatta specifica richiesta, quasi sessanta litri di sangue raccolti a tempo di record a favore delle popolazioni terremotate. La mobilitazione fu promossa in due giornate il 25 e 26 novembre presso i locali dell’Ospedale di Acireale e fu portata avanti dal professore Giuseppe La Malfa, Presidente del Lions Club acese, insieme al fattivo contributo dei soci che l’avevano pubblicizzata ampiamente persino con l’ausilio di un auto munita di altoparlante. A donare il sangue si presentarono cittadini di tutte le estrazioni sociali e di ogni età. Il plasma venne trasportato in speciali contenitori termostatici e consegnato dal vice presidente del club dell’epoca l’avvocato Felice Saporita e dal segretario Carlo Giuliano. Tutto ciò avvenne con mezzi veloci che vennero agevolati lungo il percorso dall’intervento delle Forze dell’ordine e, quindi, fu possibile la consegna in poche ore. Il Policlinico poi provvide alla distribuzione del plasma in tutti i nosocomi della Campania che ne fecero richiesta. Non ci fu solo questo intervento da parte del Lions Club acese. Infatti nel febbraio del 1981 venne acquistata e consegnata ad una famiglia di agricoltori di Fisciano (Salerno), composta da genitori e quattro figli ,di cui una componente di questo nucleo familiare era paralitica, una roulotte che fu direttamente trasportata in loco dal presidente professore Giuseppe La Malfa e dal socio dottore Francesco Continella accompagnate dalla rispettive consorti Sara e Marina. Il mezzo fu acquistato a seguito di una raccolta di fondi avvenuta sia tra i soci del Lions, tra i privati cittadini e le scuole acesi. La roulette venne collocata nel fondo di proprietà della famiglia di questi agricoltori che avevano avuto la casa completamente distrutta. Alla consegna e alla collocazione partecipò anche il sindaco Gaetano Sessa. Sono cronache dell’importante e straordinario ruolo che sicuramente svolsero in tutto il territorio nazionale i Club service e i cittadini.