Afghanistan, a piccoli passi verso la democrazia
Parlando alla conferenza internazionale dello Schiller Institute che si è tenuta nei giorni scorsi, Alessia Ruggeri (Comitato della Repubblica) ha commentato i recenti sviluppi in Afghanistan ribadendo il proprio sostegno all’Operazione Avicenna:
“Io penso che i Talebani non sono il male assoluto per l’Afghanistan, al contrario i Talebani salgono al potere perché hanno avuto l’appoggio del popolo afgano. I talebani sono i legittimi proprietari della loro terra e gli unici che sono riusciti a mandare via gli invasori americani. L’Afghanistan è stato usato come laboratorio di produzione per l’oppio ,una macchina di soldi per i potenti ,mentre il popolo è stato affamato”.
“Abbiamo perdonato tutti coloro che hanno combattuto contro di noi. La guerra è finita. Non vogliamo nemici esterni o interni. Non permetteremo a nessuno di usare il nostro paese per esportare Oppio o per organizzare attacchi terroristici. Ma per farlo avremmo bisogno del sostegno internazionale, per promuovere un’alternativa alla coltivazione del papavero” .Queste le parole del portavoce dei talebani.
“È notizia recente – continua Ruggeri -,che i talebani hanno emanato un nuovo decreto sui diritti delle donne afgane: sarà necessario il loro consenso per contrarre matrimoni e sarà vietato dare una donna come scambio per raggiungere un accordo. Sarà introdotto anche il diritto per le vedove a determinare il proprio futuro, viene riconosciuto anche il diritto all’eredità ed ad una quota fissa della proprietà di Marito, figli, padre e parenti. Come portavoce di Comitato della Repubblica, insieme al Comitato degli opposti, raccogliamo l’appello. Ringrazio la Presidente dello Schiller Institute, Helga Zepp-LaRouche ed un sentito grazie alla Presidente Movisol Liliana Gorini”.
In un secondo intervento, sull’importanza di un’alleanza tra le forze produttive e del lavoro per rilanciare l’economia reale, la Ruggeri ha poi detto: “Concordo con Marcia Baker, le forze propulsive per una vera ripresa a livello globale sono i settori produttivi, tra cui gli agricoltori. Si parla a 360° di transizione ecologica e digitale, ma vengono lasciati indietro i settori produttivi, il turismo, l’agricoltura che in Italia sono la principale fonte di reddito. Concordo inoltre con la signora LaRouche: da soli non si va da nessuna parte. L’Operazione Avicenna in Afghanistan è un’alternativa alla coltivazione di oppio che è stata promossa dalle forze di occupazione britanniche ed americane”.
Rispondendo ad Alessia Ruggeri, Helga Zepp-LaRouche, presidente dello Schiller Institute, ha ricordato che “negli ultimi due mesi l’Afghanistan è sparito dai notiziari: Con la confisca dei fondi che appartengono al popolo afgano, la popolazione, tra cui donne e bambini, rischiano di morire di freddo e di stenti.
David Beasley del Programma Alimentare Mondiale l’ha descritta come la peggiore crisi umanitaria sul pianeta: “Occorre sbloccare i fondi afgani e mandare aiuti umanitari, cibo, medicinali. Questo sarà il test morale cruciale per l’Occidente”.
In piena sintonia con i programmi umanitari espressi dal direttore generale del P.A.M. David Beasley: “Crediamo che l’Occidente non può e non deve essere miope alla crisi che il popolo afgano sta attraversando”.
Raccogliendo l’invito del “Comitato degli opposti” alla luce di quanto discusso, Alessia Ruggeri, portavoce del Comitato per la Repubblica, conferma l’impegno per attuare un tavolo tecnico strategico che garantisca il pieno supporto al popolo afghano.