“Amara terra mia”: libro del fai-da-te per gli ingegneri del Comune di Milazzo

Esplosiva la terza puntata di “Amara Terra mia”. La trasmissione, che si professa irriverente ma giusta, ha avuto un inizio trionfale. Una dedica accorata al Primo cittadino di Milazzo con un intermezzo musicale d’eccezione, l’Inno di Mameli, per festeggiare il “divano della vergogna” che, da giorni e giorni, giaceva sul marciapiede nella più totale indifferenza. Subito dopo, un servizio video rompe l’atmosfera gioiosa facendo emergere una deludente messa in sicurezza di una parte di spiaggia, al Tono di Milazzo, con una passerella costata ben 66mila euro. L’editore, Franco Arcoraci, decide di fare virtualmente dono di un manuale del fai-da-te agli ingegneri del Comune mamertino: «Non so chi ha dato il mandato per questo lavoro e chi è andato a controllare. – urla Arcoraci – Ci vogliono 3 mila euro per realizzare un lavoro così. Anche i bambini, che costruiscono i castelli di sabbia, sanno cosa bisogna fare». Stravolge i toni e invita alla riflessione la lettura di una misdiva dal Web dell’ex sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, indirizzata ai bambini della Fondazione Lucifero (ente pubblico). Arcoraci: «Offriamo un servizio ai bambini. La legalità è legalità e le associazioni ce lo dovrebbero insegnare».

Il servizio da Venezia del Sud “navigare sulle acque e sulle strade di Milazzo” ha mostrato la cittadina completamente allagata causa il maltempo imperversato nei giorni scorsi. Tra il serio ed il faceto, la redazione ha mostrato la condizione in cui versano i tombini in paese, mettendo in luce il collegamento tra l’intasamento e la sommersione milazzese. Il tema parcheggi ha, poi, amplificato la vocazione sociale, e di servizio al cittadino, della trasmissione. Telespazio 611 ha creato uno sportello virtuale per i cittadini che abbiano preso multe e che vogliano presentare ricorso. I legali assisteranno tutti gratuitamente in un ricorso di massa. «Abbiamo costruito una rete importante fra avvocati, commercialisti, sindacalisti ed esperti nel settore. – ha spiegato Franco Arcoraci – Basta con gli abusi. Invito i milazzese a non pagare il parcheggio». Poi una panoramica sulle condizioni in cui versa piazza Marconi, punto della cittadina tirrenica frequentata dai più giovani all’uscita da scuola e capolinea di tutti gli autobus. Il sito è sommerso da infestanti e rifiuti.

Franco Arcoraci ha sviscerato, insieme alla sua redazione, la magagna della “sparizione” dal piano demaniale del piano dell’ecoporto. Così facendo, ha spiegato Arcoraci: «Sono stati eliminati almeno 600 posti di lavoro e una cittadina sul mare con 600 posti barca per dare ampio respiro all’economia milazzese e avete impedito a 2 navi da crociera di sbarcare con molte persone con i soldoni. In compenso, è stato realizzato il solito porticciolo turistico per fare arricchire una sola famiglia».

La trasmissione si è conclusa così, con le parole-appello dell’editore che urla il dispiacere della gente: «Non mi potete zittire. Le televisioni vanno e vengono, mi resta sempre il mio bel megafono. Non è una minaccia, è un dato di fatto».