Autobus bloccato nel passaggio a livello: il treno lo investe

Tragedia sfiorata a Vittoria, comune decretato “zona rossa”, quando l’autobus di una ditta privata, in fila per i controlli anti covid, è rimasto sui binari dopo che le sbarre del passaggio a livello erano scese per l’arrivo di un treno impedendogli di avanzare e di indietreggiare. Nonostante il macchinista abbia tentato una disperata frenata, il convoglio ha ugualmente urtato il pullman che, per fortuna, non essendo ancora entrato in servizio, non aveva passeggeri. A bordo c’era solo l’autista che è rimasto leggermente ferito. Sul luogo sono prontamente accorsi operatori del 118, Vigili del Fuoco, Polizia e Carabinieri. Il traffico è andato ovviamente in tilt.
Il fatto ha suscitato le ire di Giovanni Lo Schiavo, Segretario Regionale Fast/Confsal, che ha dichiarato: “L’incidente occorso a Vittoria fra il treno regionale e l’ autobus di un impresa privata, rimasto incastrato fra le barriere del passaggio a livello, ha dell’inverosimile, anche se purtroppo, fin troppo di sovente, casi di questo tipo, in tutta Italia, vengono riportati dalla cronaca. Ad accertarne le responsabilità saranno gli organismi preposti a stabilirlo. La fortuna ha voluto evitare una tragedia di proporzioni molto più pesanti, lasciando indenni, viaggiatori, macchinisti del treno ed autista. Ma se le cose fossero andate in maniera diversa? È questa la considerazione che deve fare riflettere tutti. Oggi, più che mai, l’Ansf (l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) è impegnata su tutto il territorio nazionale a garantire la circolazione dei treni in assoluta sicurezza e il personale di macchina, viene formato e selezionato in maniera accurata a parte del gruppo FS Italiane, come del resto gli autisti del Tpl che dimostrano competenza e professionalità come nel caso di Vittoria. Eppure, nonostante ciò, malgrado i passaggi a livello siano impegnati dai treni con i dispositivi di inibizione del transito lato strada e sussidiati da dispositivi che consentono di verificare la libertà dell’attraversamento nelle situazioni di esercizio, fatti incresciosi continuano ad accadere. Allora ci si chiede come mai è possibile assistere ancora a fatti di questo tipo, pena l’errore umano? C’è chi sostiene che ‘fretta e distrazione’ restano ancora le principali cause di incidenti ai passaggi a livello nonostante i numeri in calo”.