È morto Alfonso Giordano, il presidente del Maxiprocesso a Cosa nostra

Palermo, la Sicilia e l’Italia tutta piangono Alfonso Giordano, il giudice del primo Maxiprocesso alla mafia istruito da Falcone e Borsellino. Fu presidente della Corte d’Assise, accettando l’incarico dopo ben dieci colleghi che presentarono il loro diniego. Si è spento, all’età di 93 anni. Animato da coraggio non soltanto nella vita ma anche nel lavoro, diceva: “Ho fatto solo il mio dovere”. Era un giurista, un magistrato e un uomo politico italiano. Inflessibile e imperturbabile nonostante tensioni e urla e le minacce mosse dal boss Michele Greco prima che venisse emessa la sentenza. E come dimenticare il dispositivo di quella sentenza con cui, dopo la proclamazione di 349 udienze e trascorsi 35 giorni di Camera di Consiglio, definì ben 346 condanne e 19 ergastoli, infliggendo altresì 2265 anni di carcere a carico di capimafia, “colonnelli”, gregari e picciotti appartenenti a Cosa nostra.