Giunta regionale al maschile: le donne siciliane contestano
È stata sottolineata da tutti la mancanza di donne tra gli assessori alla Regione Siciliana e si avverte la necessità di un cambiamento culturale nel modo di pensare di chi occupa posti potere al di là della solita logica delle pari opportunità o delle quote rosa. Allora giunge un documento firmato da donne che fa riflettere e meditare sulla necessità di dare spazio a figure femminili capaci e competenti ovunque nelle strutture istituzionali e non solo negli assetti di vertice della Regione per superare un retaggio di vetuste e arcaiche concezioni. L’iniziativa del documento è stato promosso da Ersilia Saverino, Presidente dell’Assemblea Provinciale del Pd e reca le firne di donne del mondo delle professioni e della società civile catanese. Ecco il testo:
“Le tante reazioni immediate, ironiche e ben visibili in risposta ad una frase più adatta a quattro amici al bar e non a uomini delle istituzioni, rappresentano l’occasione per ribadire la necessità di un cambio culturale e di una diversa visione nel panorama politico della nostra Isola. La pluralità delle iniziative, la forza dell’indignazione verso un ulteriore, insopportabile gesto di prevaricazione culturale da parte di un rappresentante politico che non si è certo distinto per coerenza e azione, ripropone un tema mai archiviato quale quello della giusta rappresentanza di genere che non riguarda solo le istituzioni, ma il mondo del lavoro e delle professioni e la società siciliana nel suo complesso. La scelta di nominare alcuna donna tra gli assessori regionali è solo la punta dell’iceberg di un maschilismo insito in una cultura che fa a pugni con il protagonismo e la vivacità che le donne siciliane esprimono. Le donne non chiedono concessioni ma il rispetto della meritocrazia, hanno dimostrato competenza, valore e professionalità anche nei momenti più difficili. Per tali ragioni sentiamo, come donne, la necessità di ampliare la campagna di sensibilizzazione avviata in questi giorni e farne il momento di avvio di una mobilitazione permanente che segni finalmente una svolta politica e culturale significativa affinché non si possa più tornare indietro. Vogliamo discutere di economia e lavoro, di sviluppo economico, di emancipazione, di opportunità e diritti, di tutte quelle forme di violenza, palese ed occulta, che ancora soffocano la società siciliana. Dare vita a iniziative e proposte concrete su come liberare tutte le potenzialità, in ogni settore, che sono una risorsa fondamentale per il futuro della Sicilia”.
A firma di: Saverino Ersilia, Barassi Patrizia, Bova Daniela, Calleo Buffa Carmela, Caltabiano Tiziana, Cannarozzo Maria Grazia, Carini Antonella, Caudo Francesca, Cavallaro Veronica, Costa Floriana, Delli Fiori Cristina, Emmanuele Mariagrazia, Loglisci Marta, Pulitano Agata, Regalbuto Roberta, Restuccia Roberta, Ronsisvalle Francesca, Sammartino Caterina, Vindigni Maria Angela, Zarbà Carla.