I ristoratori sospendono lo sciopero della fame

Da lunedì quasi certamente la Sicilia sarà in zona gialla –  Il presidente regionale Confcommercio Sicilia – Gianluca Manenti ringrazia i presidenti provinciali di Catania e Trapani, rispettivamente Pietro Agen e Pino Pace così come il presidente di Fipe Sicilia, Dario Pistorio, il presidente di Confcommercio Sciacca, Giuseppe Caruana, e tutti i dirigenti del nostro sistema e all’amico Vasco Agen  che hanno aderito da giorno 6 maggio allo sciopero della fame, forma di contestazione silenziosa ma incisiva.

“Due importanti obiettivi raggiunti che ci spingono a sospendere lo sciopero della fame. Dopo sette giorni abbiamo deciso di fermarci anche in attesa dell’esito della conferenza Stato Regioni e della cabina di regia convocata per lunedì dal Governo”.

“Il nostro pensiero va alle migliaia di imprese di vari settori in condizioni ormai disperate. – prosegue Manenti –  Aspettiamo di capire, dunque, che cosa accadrà. Siamo pronti a riprendere, nel caso, la nostra battaglia di civiltà perché sia garantito il diritto al lavoro a tutti. Nessuno dovrà essere abbandonato al proprio destino. E’ stata dura, non lo nego. Ma siamo pronti a rifarlo, se necessario, perché le imprese hanno bisogno di tutta la comprensione e di tutto il sostegno possibile in questa fase così delicata”.

Abbiamo intervistato presidente di Fipe Sicilia, Dario Pistorio, che insieme agli altri ha portato avanti lo sciopero della fame.

Presidente Pistorio, perché avete fatto lo sciopero della fame?

Volevamo far capire al Governo che non potevano rimanere immobili e non avevano certezza di nulla, 7 giorni di sciopero della fame per porre attenzione sul nostro comparto, verso le attività economiche che Fipe e Confcommercio stava dando un segnale forte ed eclatante, e davamo anche un segnale forte al Governo centrale. Il nostro Presidente Manenti, al quarto giorno dello sciopero della fame, ha scritto a tutte le Prefetture e al Governo per comunicare al Governo Draghi la nostra forma di protesta silenziosa ma incisiva.

Oltre alla Sicilia, altre regioni si sono mosse con lo sciopero della fame?

La Sicilia è stata unica regione che ha messo in atto questa dimostrazione.

Cosa chiedete al presidente Draghi? 

Chiediamo no al coprifuoco, no ai colori regionali, sì alla partenza sicura. Abbiamo sospeso temporaneamente in attesa della conferenza Stato Regione, sperando nelle risposte che ci aspettiamo, altrimenti ricominceremo con lo sciopero.

Voi sperate che lunedì sperate che lunedì saremo in zona gialla?

Sarà sicuro, ma il problema è che ci sono città che ancora sono in Arancione o in Rosso, ma la Regione passerà in Giallo.

Quindi questo per le vostre attività cosa significa?

E’ una piccola boccata di ossigeno intanto, il non poter somministrare all’interno è sempre un problema perché il 40% delle attività in Sicilia non ha lo spazio per poter somministrare all’esterno, mettendo i tavoli, quindi anche questo diventa un problema molto grande perché rimarrà sempre in modalità asporto, sia per bar ristoranti, pub, ecc… La chiusura alle 22 per chi ha i codici Adeco 5310. Siamo i attesa di vedere che cosa succede.  

Come ha passato questi 7 giorni di sciopero e cosa pensava?                                      

Ho condotto la mia vita in maniera in maniera del tutto normale. Ho perso 6 chili e mezzo e solo gli ultimi due giorni ho avuto un po’ di astenia. Chiaramente io e gli altri “scioperanti siamo stati seguiti” dal punto di vista medico in maniera ineccepibile.