Immigrati sbarcati a Aci Castello, fermati due presunti trafficanti

La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha coordinato le attività svolte dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di Catania che hanno posto in stato di fermo di indiziato di delitto due cittadini dell’ex Unione Sovietica: il russo Vladimir Iarmak (cl. 1960) e l’ucraino Yevhen Paryhin (cl.1999). I due sono gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Il provvedimento restrittivo in parola é scaturito dalle attività investigative eseguite in occasione dell’arrivo, intorno alle ore 2:30 del 14.10.2021, nel litorale ionico all’altezza di Acitrezza (CT), di 84 migranti di varie nazionalità, che si trovavano a bordo di un veliero incagliatosi nelle rocce.

A seguito della segnalazione della Guardia Costiera di uno sbarco autonomo di migranti che si stavano allontanando nelle vie limitrofe, é intervenuto personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, per provvedere alle consuete attività di identificazione, foto-segnalamento nonché alle prime incombenze di carattere sanitario.

Nel citato contesto personale della Squadra Mobile, a seguito di una nota diramata dalla Sala Operativa della Questura etnea, grazie a quanto segnalato dagli operatori di Frontex presenti sul posto nell’ambito delle attività di accoglienza dei migranti, ha intercettato a bordo di un autobus turistico in transito per le vie centrali di Catania due soggetti russofoni, trovati con zaini contenenti, tra l’altro, cellulari, un satellitare, indumenti bagnati e danaro in contante.

Sulla scorta degli elementi acquisiti sono stati escussi alcuni testimoni dell’evento migratorio, dalle cui dichiarazioni é emerso che i soggetti rintracciati, identificati per Vladimir Iarmak nato in Russia il 12.11.1960 e Yevhen Paryhin nato in Ucraina il 28.2.1999, erano i componenti di un’organizzazione più ampia; gli stessi avevano condotto il veliero dalla Turchia (segnatamente da Bodrum) sino alle coste sicule.

Dalle dichiarazioni rese dai migranti e dal materiale posto sotto sequestro e che dovrà essere dettagliatamente analizzato appare ragionevole ritenere che il citato veliero, partito dalla Turchia qualche giorno prima, per ragioni allo stato non conosciute si sia incagliato. Inoltre, è emerso che i trafficanti, approfittando delle situazioni di estrema vulnerabilità dei migranti – per lo più afgani, iracheni e siriani – hanno aumentato i prezzi del viaggio clandestino, chiedendo come corrispettivo addirittura 10.000,00 euro a persona.

Espletate le formalità di rito, i fermati sono stati associati, Iarmak presso la casa circondariale di Termini Imerese (PA), Yevhen Paryhin presso quella di Enna, a disposizione dell’A.G. competente, e su richiesta di questo Ufficio il Gip di Catania ha convalidato il fermo ed emesso contestuale ordinanza di custodia cautelare in carcere.