Linguaglossa e Piedimonte Etneo chiedono la continuità territoriale
Dopo i sindaci di Giarre, Riposto e Mascali e dei sindaci di Taormina Giardini, Letojanni e Castelmola anche i sindaci di Linguaglossa e Piedimonte Etneo hanno scritto al prefetto Claudio Sammartino per chiedere che le rispettive comunità siano considerate un’unica realtà territoriale, al fine di rendere più agevole gli spostamenti dei residenti nei due comuni. In tale senso infatti l’ultimo Dpcm vieta gli spostamenti fuori comune, tranne che per stretta necessità e, quindi, tutte queste entità territoriali richiedono di essere considerate unica realtà territoriale e, quindi, consentire, di spostarsi nell’ambito dei territori senza essere sottoposti a controlli. Ora i due Sindaci etnei di Linguaglossa e di Piedimonte Etneo, nella lettera al prefetto scrivono «I nostri Comuni per la conformazione del territorio e la stretta interconnessione territoriale, economica e sociale, valutata l’esigenza di venire incontro alle pressanti esigenze della popolazione amministrata che spesso passa da un territorio e l’altro per usufruire di servizi essenziali quali scuola, sanità (Pte, ambulatori, vaccinazioni, consultorio familiare presso il presidio ospedaliero “San Rocco” di Linguaglossa) attività bancaria, attività di ristorazione e di grande distribuzione alimentare, attività produttive e agricoli comportanti una notevole movimentazione di veicoli su unico asse viario quale la S.S. 120 chiede a Sua Eccellenza illustrissima considerando un’unica realtà territoriale quella amministrata dai sottoscritti sindaci, di volere veicolare le esigenze delle nostre comunità con una applicazione delle norme compatibile alla conformazione territoriale, onde evitare situazioni di maggiore disagio e confusione negli spostamenti personali».