Maxi frode fiscale internazionale: sequestrati oltre 7,5 milioni di euro
Sequestrati beni per oltre 7,5 milioni di euro tra conti correnti e rapporti bancari intestati agli amministratori di diritto/di fatto e alla S.r.l., oltre a quote societarie e beni immobili tra cui quelli in dotazione ad un “sham trust” (simulato) di diritto maltese. Una maxi frode fiscale attuata con un tesoretto nascosto, frutto di evasione fiscale, costituito in beni immobili e partecipazioni societarie in Tunisia e a Malta. A dare esecuzione ai provvedimenti di perquisizione e sequestro, rispettivamente emessi dalla Procura della Repubblica e dal Tribunale di Messina, i Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, Nucleo PEF Messina. Misura ablativa disposta ai fini della confisca fino alla concorrenza di complessivi euro.
La società indagata, operante nel settore delle pulizie, ha maturato nel corso degli anni un elevato debito tributario nei confronti dello Stato, a seguito del perpetrarsi di una sistematica evasione fiscale. Ecco come si procedeva. La società veniva completamente svuotata, depauperata cioè di tutte le consistenze sia finanziarie che economiche in favore di una new company con uguale oggetto sociale. Allo scopo di blindare Il tesoretto sottratto alla tassazione fiscale, l’imprenditore messinese aveva provveduto a costituire uno shan di diritto maltese, nel quale ha fatto confluire il proprio illecito patrimonio.
Veniva così realizzato un lungo elenco di reati. Evasione fiscale, Fittizia localizzazione della sede amministrativa della s.r.l. a Milano, ma di fatto domiciliata a Messina, Trasmigrazione fittizia beni in Guard Sicly Mediterranean sea, Occultamento in un trust di diritto maltese, Infedele dichiarazione dei redditi + Omessa presentazione delle dichiarazione; Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte; Falso in bilancio Autoriciclaggio; Responsabilità amministrativa degli enti.