Roberta Siragusa, video orripilante: bruciata viva
Bruciata viva e lasciata agonizzare da 2 a 5 minuti. E’ questa la fine terribile che ha fatto Roberta Siragusa, 18enne, probabilmente inflittagli dal fidanzato Pietro Morreale, una sera di gennaio 2021, dopo averla colpita con un oggetto e cosparsa, ancora viva, di benzina. Il corpo successivamente è stato buttato in un dirupo dove il suo aguzzino lo fa fatto trovare ai Carabinieri.
Il video del femminicidio è stato depositato nel corso dell’incidente probatorio svoltosi alla presenza del Gip di Termini Imerese. Le immagini prese in esame sono state girate dalle telecamere di sorveglianza di un bar nelle vicinanze del campo sportivo dove è avvenuto il terribile omicidio. Nel video si vede che alla ragazza ancora viva, è stato appiccato il fuoco da un uomo, in un campo sportivo nelle vicinanze e che non muore subito, ma viene lasciata agonizzare.
L’ex fidanzato da gennaio tradotto in carcere, è imputato di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. La ferocia con la quale l’aguzzino della Siragusa avrebbe inflitto sofferenze indicibili alla povera vittima, che secondo quanto sostiene in giovane in sua difesa, dice che la ragazza si sarebbe data fuoco da sola al termine di una lite.
A difendere la povera vittima sono gli avvocati Giuseppe Canzone e Sergio Bruno che hanno rilasciato quanto segue: “Sono state immagini forti, mostrate alla presenza dei genitori e del fratello di Roberta, sempre presenti in aula. Si è trattato di un video che ha spiazzato tutti i presenti e che dimostra in modo inconfutabile che Roberta è stata uccisa nel campo sportivo, caricata in un auto e gettata nel dirupo vicino il monte San Calogero. Ormai il gravissimo quadro a carico dell’indiziato si è trasformato in un quadro probatorio gravissimo, che a nostro giudizio consente di potere formulare ipotesi investigative gravissime”.
Sempre i due legali che difendono la vittima hanno detto che secondo quanto rilasciato dal medico legale la morte della giovane Siragusa è “stata determinata da arresto cardiocircolatorio e respiratorio conseguente al gravissimo stato di shock causato dalle estese e gravissime ustioni del capo e soprattutto del tronco e degli arti superiori, fino alla carbonizzazione di ampie parti della superficie corporea”. Il prezioso video permette di potere giungere a escludere il suicidio o la morte accidentale.