Sospensione Pogliese: tra solidarietà e richieste di dimissioni
Solidarietà a Salvo Pogliese da parte del Presidente della Regione, Nello Musumeci, che dichiara: «Al sindaco Salvo Pogliese desidero esprimere la mia vicinanza e l’invito a proseguire nell’azione di difesa del diritto dei cittadini ad essere governati da chi hanno scelto. È noto che in Parlamento, su iniziativa del Pd, esiste un disegno di legge finalizzato a superare le iniquità della legge Severino. Auspico che possa essere presto esaminato, anche prima del quesito referendario che sarà votato in primavera. Conosco Salvo da quando era ragazzo e ne ho sempre apprezzato le doti umane e politiche. È una persona forte e lo dimostrerà anche in questo caso».
«La sospensione del sindaco Pogliese giunge in un momento socio-politico particolarmente difficile per Catania, ma anche per la Sicilia e l’Italia intera. Esprimiamo sentita e rinnovata vicinanza all’uomo prima ancora che al politico, alle prese con un garbuglio giuridico che scaturisce dalle contraddizioni della “Severino”. Una legge inefficiente e antidemocratica, contraria ai principi basilari dello Stato di diritto. Di fronte a tutto ciò, Forza Italia chiede tuttavia al sindaco Pogliese di mettere l’interesse di Catania e dei catanesi al primo posto, come sempre fatto in questi anni. Di difenderli, con il consueto slancio di persona generosa e perbene che apprezziamo da sempre. Occorre scongiurare il tunnel del commissariamento della decima città d’Italia, nonché la bagarre di una campagna elettorale in piena emergenza pandemica e con stringenti scadenze amministrative all’orizzonte come il Pnrr». Lo affermano il commissario provinciale di Forza Italia Marco Falcone, l’assessore al Comune di Catania Michele Cristaldi, il consigliere etneo Giovanni Petralia e il vicecoordinatore cittadino degli azzurri Antonio Villardita.
«All’amministrazione della città, ai partiti e a tutte le forze sociali, adesso, è richiesto invece un ulteriore sforzo di responsabilità – proseguono i dirigenti di Forza Italia Catania – per mettere in sicurezza il risanamento del Comune e le basi per la ripresa che il centrodestra di governo ha saputo porre in questi anni. Forza Italia resta al fianco del sindaco Pogliese e dell’amministrazione, per andare avanti a garanzia di famiglie, imprese e servizi. Si rassegnino il Pd e le sinistre – concludono i forzisti – e si accontentino delle loro misere speculazioni politiche di queste ore: prima di parlare, guardassero in casa loro».
«Catania non può restare ostaggio di Pogliese e dei bizantinismi della legge Severino. Il sindaco anteponga il bene della città ad ogni altra considerazione e si dimetta evitando di scaricare sulla città i suoi problemi con la giustizia». Lo dichiara Claudio Fava, deputato regionale del movimento i Cento Passi e Presidente della Commissione Regionale antimafia, che sottolinea come «la città sta vivendo in uno stato di prolungato e doloroso abbandono: preda dell’emergenza rifiuti, di un disagio diffuso nelle sue periferie, senza una regia per l’utilizzo dei fondi del Pnrr. Pensare di poter lasciare la città ancora a lungo senza governo è un atto di irresponsabile presunzione». Il Presidente dell’antimafia quindi conclude che «è legittimo che Pogliese si difenda nelle opportune sedi giudiziarie, ma lo faccia da privato cittadino e restituisca ai catanesi il diritto di scegliere con il voto un nuovo sindaco».
«Catania sta attraversando un momento drammatico: e’ sporca, abbandonata a se stessa e fuori controllo. Non può piò permettersi un vertice monco. Il sindaco Pogliese e la sua giunta liberino la città da questo stallo e compiano un gesto di responsabilità». Lo chiedono i rappresentanti catanesi del Movimento 5 stelle dopo che il primo cittadino, Salvo Pogliese, è stato nuovamente sospeso dalla carica per 14 mesi, ovvero quelli che rimangono da scontare dopo una condanna in primo grado per peculato, secondo la legge Severino. «Anche se l’ufficialità è arrivata ieri pomeriggio la notizia la si aspettava da tempo. Ci preoccupa moltissimo il fatto che la città sia rimasta senza guida, ma ancora di piu’ la posizione del primo cittadino che decide di non decidere, prendendo tempo e lasciando una città allo sbando. Al netto delle considerazioni giudiziarie, che ci auguriamo si risolvano per il meglio nei prossimi gradi di giudizio, c’è un problema di opportunità politica, mentre la città deve poter contare su una guida solida e decisa. Il Sindaco si dimetta se non può più stare al suo posto: Catania e i catanesi hanno il diritto di scegliersi una nuova amministrazione».
«L’amministrazione Pogliese, ormai al tramonto qualsiasi decisione prenderà il Sindaco, sarà ricordata per il caos di questi mesi». Lo afferma la Coordinatrice del PD cittadino di Catania Elisabetta Vanin. «Il nulla amministrativo, nessuna programmazione per spendere le risorse a disposizione, la mancanza di una visione, ma soprattutto la sospensione del Sindaco per le sue vicende processuali, come previsto dalla legge – prosegue Elisabetta Vanin -. Un tira e molla che il primo cittadino sta costringendo la città a subire. Pogliese ha tutto il diritto di difendersi e opporsi alle gravi accuse che gli vengono mosse, ma la città non andava lasciata al rischio di quello che oggi sta accadendo. La candidatura di una persona sotto processo per quel tipo di reato, che se condannata avrebbe lasciato la città senza guida, com’è puntualmente avvenuto, era un rischio altissimo. E infatti lo avevamo già denunciato nel 2018 in campagna elettorale, come ho avuto modo di affermare ieri insieme al segretario regionale Anthony Barbagallo e al segretario provinciale Angelo Villari».
«Nessuno – conclude la coordinatrice catanese del PD – pensi di continuare con questa incertezza per altri 14 mesi. Faccio appello al Sindaco affinchè abbia rispetto della città: Catania non merita questo caos».