“Sotto scacco”: il cavaliere Condorelli denuncia: 40 arresti

«Mettiti a posto o ti facciamo saltare in aria». Questo il chiaro messaggio recapitato all’azienda del cavaliere Condorelli assieme ad una bottiglia riempita con alcol etilico. L’azienda di Belpasso, operante nel settore della produzione di torroncini e dolci di Sicilia, era tenuta a stretto giro dalle cosche del pizzo collegate al clan Santapaola-Ercolano di Paternò e Belpasso. Dopo anni di resistenze, la nota industria dolciaria aveva sporto denuncia innescando, nell’ottobre del 2017, l’inchiestaSotto scacco“. Oggi, dopo anni, leanette sono scattate per 40 persone grazie a quanto dichiarato da quattro collaboratori di Giustizia. Sono, invece, dieci le persone finite agli arresti domiciliari, tra Catania, Siracusa, Cosenza e Bologna.

L’attività investigativa è stata condotta dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania con il coordinamento offerto dalla Dda. Le indagini hanno permesso di scoprire che il clan Santapaola-Ercolano trattava sostanze stupefacenti, cocaina e marijuana, con mire sull’importazione di quantità di cocaina dall’Ecuador, trasportate all’interno di container di banane. I reati ipotizzati vanno dall’associazione mafiosa al traffico di sostanze stupefacenti, dell’estorsione all’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di falsi e truffe ai danni dell’Inps, riciclaggio e ricettazione. Nella rete agiva anche il boss Santo Alleruzzo, ergastolano detenuto a Rossano, in provincia di Cosenza, per duplice omicidio, reati di mafia e traffico di droga. Riusciva a fare rientro nel proprio paese d’origine, sfruttando permessi premio, e partecipava a veri e proprio summit mafiosi. In tal modo, continuava comandare e a definire le direttive di gestione degli affari illeciti.