Nuovo Dpcm: le regole dal 16 gennaio al 5 marzo
Vietati gli spostamenti tra regioni, l’asporto dopo le 18 e coprifuoco dalle 22 alle 5; obbligo di indossare sempre la mascherina e dell’autocertificazione.
Leggi tuttoVietati gli spostamenti tra regioni, l’asporto dopo le 18 e coprifuoco dalle 22 alle 5; obbligo di indossare sempre la mascherina e dell’autocertificazione.
Leggi tutto“A un mio associato non consiglierei mai di aprire, pur condividendone le problematiche. Anche io sono un ristoratore ma non è questa la maniera giusta di muoversi, perché se incorre in una multa non posso tutelarlo e perché non vogliamo contravvenire ai Dpcm”.
Leggi tuttoRistoratori penalizzati dal nuovo Dpcm. Una situazione che ha portato alla chiusura di centinaia di ristoranti ed alla perdita di migliaia di posti di lavoro.
Leggi tuttoIl Presidente regionale Fipe-Confcommercio Dario Pistorio: “La situazione per moltissimi ristoratori è quasi drammatica, e per loro vedere la luce in fondo al tunnel pare veramente difficile”.
Leggi tuttoLa Cgia di Mestre segnala che sebbene lo sforzo economico messo in campo dal Governo Conte non abbia precedenti, circa 35 milioni di euro, questi aiuti non bastano alle imprese italiane.
Leggi tuttoLa Fipe Confcommercio: “Se non si aiutano i ristoranti in questa fase si rischia la chiusura di centinaia di imprese con la perdita di migliaia di posti di lavoro”.
Leggi tuttoIl 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Comuni diversi, con tranne con eccezioni relative a comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Il coprifuoco a Capodanno esteso fino alle 7 del mattino.
Leggi tuttoL’attuale Dpcm scadrà il 3 dicembre e il governo è al lavoro sulle nuove misure, cominciando sui possibili spostamenti tra regione e regione durante le feste di Natale, consentiti solo quelli strettamente necessari, come il ricongiungimento familiare tra genitori e figli, coniugi e partner conviventi.
Leggi tuttoDario Pistorio, presidente regionale: “Una situazione veramente disastrosa e si parla addirittura che il 30% dei pubblici esercizi da qui a gennaio non riuscirà più a riaprire al pubblico in tutta la Sicilia”.
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