Acto Sicilia, anche a Palermo “L’albero delle idee”

L’albero delle idee si trova ora nel reparto di Oncologia medica dell’Ospedale Civico di Palermo. L’istallazione, realizzata dall’associazione Acto Sicilia (Alleanza Contro Tumore Ovarico), raccoglie i messaggi che pazienti, familiari e operatori sanitari vorranno appendere in segno di speranza e di rinascita. Il primario, Livio Blasi, “Da oggi con l’albero delle idee avremo un’opportunità in più per raccogliere nuovi suggerimenti e migliorare il nostro impegno”. Sui rami dell’albero, tra i primi, il pensiero di una paziente operata di carcinoma ovarico: “Puntare su una corretta informazione per conoscere un terribile cancro di cui si parla veramente poco”. Il progetto è stato interamente sponsorizzato da Clovis Oncology, azienda impegnata nella lotta contro il tumore ovarico.

Dopo il Cannizzaro di Catania che aveva già iniziato a luglio, anche a Palermo sull’Albero iniziano a fioccare bigliettini adesivi a forma di fogliolina scritti a penna e con un QR Code che rinvia ai video messaggi della pagina Facebook di Acto Sicilia, con la collaborazione della società HQS. In numerosi alla cerimonia di posa e tutti a consegnare il proprio messaggio. Tra i presenti il direttore generale, Roberto Colletti: “Da sempre il nostro tentativo è quello di umanizzare le cure che è un concetto tutt’altro che astratto. È davvero possibile creare attorno al paziente un clima confortante. Per fare questo, l’albero delle Idee può essere uno strumento davvero efficace”.

All’evento anche l’assessore comunale all’innovazione, Paolo Petralia Camassa, al posto del sindaco Leoluca Orlando: “Anche l’innovazione digitale può essere sfruttata per creare benessere nelle corsie ci piacerebbe che con i necessari interventi infrastrutturali, la maggior parte degli ospedali e delle cliniche potesse dotarsi di sistemi attraverso i quali la popolazione ospedalizzata sia costantemente connessa con le famiglie. Il lungo periodo di pandemia ci ha fatto capire quanto sia fondamentale mantenere il contatto con i propri cari”.

Uno dei bigliettini induce l’attenzione sul bisogno di mettere al centro la famiglia, che vive il dramma della malattia con un gravame misto enorme, sul piano emotivo e su quello psicologico. Sul punto la dottoressa Giusy Scandurra, oncologa, direttore F.F. dell’U.O.C. di Oncologia Medica, responsabile per l’Oncologia Medica del progetto di “Preservazione della fertilità nel paziente oncologico” e responsabile della gestione dei tumori mammari e ginecologica: “Un’assistenza dedicata dovrebbe essere riservata ai bambini che subiscono non solo il clima di dolore ma anche l’assenza di una madre che deve spesso sottoporsi a pesantissime terapie”.

Nei mesi scorsi, la Sicilia si è dotata di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) della cui redazione si è occupato il Professor Scollo, che ha indicato i centri di eccellenza in cui le pazienti affette da carcinoma ovarico possono curarsi in sicurezza. “Quello che vorrei è che non ci sia più una paziente in Sicilia, costretta a doversi spostare per far ricevere le necessarie cure e che possa essere trattata in uno dei 4 centri di riferimento, che abbiano un volume di almeno 70 casi all’anno”. È il desiderio espresso dal direttore dell’UOC di ginecologia oncologica, Vito Chiantera.

L’Acto Sicilia, nata a gennaio scorso a tutela delle pazienti affette dal carcinoma ovarico, rappresenta un punto di riferimento per tutte le donne con problematiche legate ai tumori ginecologici. L’associazione opera sotto la guida della presidente Daniela Spampinato e con il supporto del Comitato Tecnico Scientifico presieduto dal professore Paolo Scollo, primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Cannizzaro di Catania.