Caso Denise Pipitone: ispezionata casa dell’ex moglie del padre

Sono parecchie le zone d’ombra sul caso di Denise Pipitone, la bimba scomparsa all’età di 4 anni. Nei giorni scorsi la notizia della riapertura delle indagini. La Procura di Mazara ha disposto nuovi accertamenti per lavori in muratura non segnalati. La perquisizione, eseguita dai Carabinieri, ha consentito il rinvenimento di un pozzo all’interno della casa all’epoca in uso ad Anna Corona, ex moglie di Pietro Pulizzi, padre biologico della piccola Denise. L’appartamento, disabitato da circa 2 anni e mezzo, – a sentire la vicina di casa – apparterrebbe a persone non residenti a Mazara del Vallo.

Si è proceduto allesecuzione di controlli sulla misteriosa botola, anche con l’ausilio di una torcia, poi richiusa. La Sez. Operativa di Mazara Investigazioni Ris dei Carabinieri è sopraggiunta successivamente ad eseguire le ulteriori rilevazioni del caso. Più tardi, arrivano anche i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale. Poi, ancora i Vigili del Saf Nucleo speleo-alpino-fluviale. Un gran via vai ha caratterizzato lo svolgimento delle operazioni. Per ore i Carabinieri hanno preparato l’edificio. Si tratta di una scelta investigativa mirata, a seguito di una nuova segnalazione. I rilievi non hanno condotto a nulla: non v’è traccia di Denise Pipitone in quella casa. Intanto, un’obiezione proviene da più parti: perché ciò che si è fatto adesso non è avvenuto ai tempi della scomparsa?

Ieri sera, a Mazara si è svolta una fiaccolata e la piazza si è stretta attorno a Piera Maggio, mamma di Denise. La donna ha lanciato un forte appello. «Adesso basta. Chi sa, parli» – ha detto. Le sue parole sono state seguite da un fragoroso applauso di chi è da anni al fianco di Piera. Presente al corteo anche il Vescovo di Mazara: «La nostra certezza è che Denise sia viva. Preghiamo affinché ritorni presto». Questo il suo commento.

Una delle scene del sopralluogo