Covid19, rispettate tutte le normative nella base USA di Sigonella
“Siamo al corrente delle preoccupazioni espresse dal sindacato UIL-UILTUCS di Catania in merito al rispetto delle normative italiane anti-Covid regionali e nazionali da parte della Stazione Aeronavale della Marina americana (NAS Sigonella)”. Lo afferma tramite una nota l’Ufficio Stampa, la NAS americana della base militare di Sigonella rispondendo così alle critiche da parte del sindacato Uil-Tucs che, tra le altre cose, affermava che “Nelle istallazioni militari di Sigonella NAS1 sul territorio di Motta Sant’Anastasia e NAS2 (comune di Lentini), nessun rispetto delle normative antiCovid”.
Secca la risposta statunitense: “La NAS Sigonella opera nel massimo rispetto delle normative anti-Covid vigenti in Italia e in Sicilia al fine di tutelare la salute e la sicurezza di tutti i nostri stimati dipendenti e degli appartenenti alla nostra comunità, mantenendo al contempo la sua prontezza operativa. Per tutta la durata della pandemia di COVID-19, la NAS Sigonella ha messo in atto un ampio spettro di misure finalizzate a mitigare il rischio di COVID-19 nella nostra comunità. Queste misure comprendono: l’obbligo di indossare la mascherina, il distanziamento sociale, il controllo della temperatura corporea, la sanificazione frequente, le stazioni per il lavaggio delle mani e la massimizzazione del telelavoro in tutte le nostre strutture. Pur nel totale rispetto di tutti i decreti COVID-19, esistono alcune eccezioni necessarie dovute alla natura della nostra attività operativa militare. Per esempio, dobbiamo continuare a far funzionare le nostre strutture dedicate al fitness, come palestre e piscine, poiché esse sono necessarie a mantenere la prontezza operativa del nostro personale militare. Abbiamo tenuto queste strutture aperte implementando e applicando rigorose misure di mitigazione del COVID-19, al fine di garantire un basso rischio di contagio per tutti gli avventori. La NAS Sigonella continua ad essere seriamente impegnata alla tutela della salute e del benessere di tutti i nostri apprezzati dipendenti italiani, del personale militare e delle loro famiglie, proprio come abbiamo già fatto nel corso di questa pandemia in nome della collaborazione di lunga data con i nostri vicini siciliani”.