Racalmuto, riaperta CasaSciascia
«Il messaggio di Sciascia costituisce per noi un costante riferimento. Ha interpretato il pessimismo della Sicilia, scavando fra le pieghe della rassegnazione, della sofferenza e del sacrificio dei più deboli. Quella di oggi è una iniziativa di grande significato anche perché sostenuta da cittadini emigrati, quindi un valore legato al radicamento e alla identità: un atto di omaggio al vostro grande concittadino Sciascia, al quale va l’omaggio di tutti i siciliani ovunque nel mondo».
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, stamattina a Racalmuto nel corso della cerimonia di riapertura di CasaSciascia nel centenario della nascita dell’intellettuale, lì dove ha vissuto parte della sua vita e sono conservati con cura arredi, accessori, libri ed effetti personali.
«Sciascia era convinto della irredimibilità della nostra terra. Noi dobbiamo lavorare per vincere lo spirito di rassegnazione ancora diffuso e restituire speranza ai più giovani», ha aggiunto Musumeci.
La casa-museo è stata riaperta dopo i lavori di restauro del prospetto realizzati grazie ai concittadini della “The Sicilian Society of Hamilton”.
Nel teatro Regina Margherita ci sono poi stati gli interventi di Musumeci, di Pippo Di Falco, presidente dell’associazione “CasaSciascia”, Charles Criminisi e Joe Grimaldi, due dei finanziatori dei lavori, Felice Cavallaro, direttore della Strada degli scrittori, Giusy Savarino, presidente della Commissione Ambiente dell’Ars, del fotografo Giuseppe Leone e del sindaco Vincenzo Maniglia. Presente il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa e altre autorità civili, militari e religiose della provincia di Agrigento.