Si è spento Stefano Vilardo

Aveva quasi un secolo di vita Stefano Vilardo, poeta e scrittore, esattamente a 99 anni, morto a Palermo nei giorni scorsi. Era il più grande amico di Leonardo Sciascia che aveva conosciuto tra i banchi dell’istituto magistrale di Caltanissetta. Vilardo, era nativo di Delia (Caltanissetta) e ha continuato a scrivere fino all’ultimo, aveva esordito con una raccolta di poesie (“I primi fuochi”) pubblicata nel 1954 dall’editore Sciascia che era un omonimo dello scrittore.
La sua opera più conosciuta è “Tutti dicono Germania Germania” del 1975 che è una raccolta in versi di storie di sofferenze di emigrati con una introduzione di Sciascia. Sono seguite altre raccolte di poesie, tra cui “Gli astratti furori”, e un libro di memoria: “A scuola con Leonardo Sciascia”, a cura di Antonio Motta, edito da Sellerio.
Vilardo aveva da poco tempo scritto un racconto che sarà pubblicato postumo in un volume curato da Vito Catalano, nipote di Sciascia. Aveva in progetto di scrivere anche un libro di storie e di personaggi del suo paese. Stefano Vilardo trattava sempre le storie di piccoli comuni e appunto nel suo libro più celebre “Tutti dicono Germania Germania” narra la migrazione tra gli anni Cinquanta e Settanta, di siciliani che fuggivano dalla terra natia alla volta della Germania. In questi versi si avverte il dolore e la fatica nonché la nostalgia degli affetti perduti. E’ stata definita una sorta di Spoon River nostrana cantata con senbilità ed emozione da una voce desolata, dolente e potente. In Italia è mancata una celebrazione intensa e sincera di questa epopea civile che ha travolto le vite individuali costrette all’emigrazione e di milioni di lavoratori non che non vengono ricordati a livello culturale rischiando la completa rimozione dal sentimento doloroso di povertà che spingeva intere comunità a lasciare la Patria. Raramente si rintracciano nella storia della letteratura italiana le storie di emigranti. Il merito di Vilardo, poeta misconosciuto, è stato quello che agli inizi degli anni settanta ha cantato tante storie di piccoli comuni eroi. Leonardo Sciascia rese omaggio all’amico e al poeta nella prima edizione per l’editore Garzanti: «Vilardo è nato a Delia, in provincia di Caltanissetta, e a Delia è vissuto per tanti anni, insegnando nelle scuole elementari. Poeta, per così dire, in proprio (un paio di volumetti pubblicati in edizione limitata: poesie di idillio, poesie d’amore), ad un certo punto si è dato a raccogliere e ricreare queste storie (alcune ne ha pubblicate sul numero 15, luglio-settembre 1969, di “Nuovi argomenti”). E non è stata un’operazione facile. Per quanto, leggendole, non sembri, la mediazione del poeta c’è stata. La ricreazione, appunto. E che non sembri, è il maggior merito di questo libretto».